25 APRILE 2021
25-04-2021 17:08 - Carla Corsetti
I nostri nemici sono quelli che non fanno i conti con un passato orribile, che squallidamente rivendicano, per legittimare il costante tentativo di replicarlo.
Vogliono libertà di esprimere le loro idee in virtù di quella stessa libertà di pensiero che vogliono soffocare.
Chiedono di equiparare i loro morti a quelli che loro hanno trucidato per affermare la loro dittatura.
E oggi come ieri li riconosciamo in tutto ciò di cui dobbiamo ancora liberarci.
Dobbiamo liberarci dai confini che consentono nuove forme di colonizzazione e sfruttamento, che portano le compagnie petrolifere italiane a “patteggiare” per continuare a devastare, e i colonizzati a morire come mosche nel mare dell’indifferenza.
Dobbiamo liberarci delle leggi che consentono di devastare territori per realizzare tratte ferroviarie inutili e foriere di morte.
Dobbiamo liberarci di una polizia che pensa di sparare impunemente ad alzo zero, di picchiare impunemente, di torturare impunemente, avendo abbandonato nell’oblio la funzione di difesa di coloro che picchiano, uccidono e torturano.
Dobbiamo liberarci di un sistema legislativo che premia lo sfruttamento e cancella la dignità.
Dobbiamo liberarci dell’idea, tutta fascista, della subordinazione del genere femminile, tutto utero e coercizione riproduttiva nella negazione del diritto di scelta e di autodeterminazione.
Una nota canzone diceva: “Sono in mezzo a noi… sono in tanti…” è vero, si sono replicati, ma sappiamo riconoscere ancora il loro fascismo e le nuove forme di oppressione con cui si esprime.
Fascismo è jobs act, è decreti Minniti-Salvini, è TAV, è Frontex, è profitto sulla salute, è razzismo, è classismo, e tutto questo richiede la nostra costante Resistenza.
Antifascismo è dignità, diritto di scelta, libertà di coscienza, libertà di pensiero, è salute pubblica universale e laica, è autodeterminazione.
Abbiamo sconfitto il fascismo tante volte, e tante altre ancora lo sconfiggeremo.
Oggi ci sfidano sulla richiesta di essere equiparati a noi, inseguono una legittimazione che non avranno perché loro hanno scelto l’oppressione e noi ancora una volta, orgogliosamente, respingiamo la loro pretesa perché noi abbiamo scelto la LIBERAZIONE.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!