8 DICEMBRE
08-12-2024 22:10 - Redazione DA
Riepiloghiamo.
Adamo ed Eva sono responsabili del peccato originale per aver avuto l’ardire di ambire alla conoscenza.
I cattolici credono che tutti gli uomini e le donne derivino da Adamo ed Eva e che abbiano ereditato il peccato originale direttamente da loro.
Il cattolicesimo ha elaborato il battesimo come rituale iniziatico per cancellare il peccato originale derivato in via diretta dai progenitori.
In data 8 dicembre 1854 il pontefice dell’epoca, Pio IX, emanò un documento ufficiale, una Bolla, con la quale decise che Maria, la quattordicenne madre di Gesù, sarebbe nata senza il peccato originale, e ne sarebbe stata quindi esonerata, per Bolla papale, milleottocentosessantotto anni dopo la nascita.
L’8 dicembre, dunque, i cattolici celebrano l’estromissione di Maria dalla eredità di Adamo ed Eva.
Non compete alla politica interrogarsi sulla dimensione mitologica di queste narrazioni.
Compete però alla politica impedire che queste narrazioni possano veicolare nella società l’esaltazione di una quattordicenne avviata ad una gravidanza senza consenso, idolatrata come esempio utile a denigrare tutte le donne che non si sottomettono alla coercizione riproduttiva.
Che piaccia o meno, Maria, suo malgrado, è la divinità strumentalizzata per veicolare la misoginia più violenta perché è la divinità simbolo della negazione della maternità come scelta consapevole.
L’8 dicembre, piuttosto, deve servire a ricordare che questa mitologia è stata fondamentale per negare la gravidanza come scelta e l’aborto come diritto, e che la coercizione riproduttiva resta sempre l’obiettivo irrinunciato delle religioni abramitiche.
Adamo ed Eva sono responsabili del peccato originale per aver avuto l’ardire di ambire alla conoscenza.
I cattolici credono che tutti gli uomini e le donne derivino da Adamo ed Eva e che abbiano ereditato il peccato originale direttamente da loro.
Il cattolicesimo ha elaborato il battesimo come rituale iniziatico per cancellare il peccato originale derivato in via diretta dai progenitori.
In data 8 dicembre 1854 il pontefice dell’epoca, Pio IX, emanò un documento ufficiale, una Bolla, con la quale decise che Maria, la quattordicenne madre di Gesù, sarebbe nata senza il peccato originale, e ne sarebbe stata quindi esonerata, per Bolla papale, milleottocentosessantotto anni dopo la nascita.
L’8 dicembre, dunque, i cattolici celebrano l’estromissione di Maria dalla eredità di Adamo ed Eva.
Non compete alla politica interrogarsi sulla dimensione mitologica di queste narrazioni.
Compete però alla politica impedire che queste narrazioni possano veicolare nella società l’esaltazione di una quattordicenne avviata ad una gravidanza senza consenso, idolatrata come esempio utile a denigrare tutte le donne che non si sottomettono alla coercizione riproduttiva.
Che piaccia o meno, Maria, suo malgrado, è la divinità strumentalizzata per veicolare la misoginia più violenta perché è la divinità simbolo della negazione della maternità come scelta consapevole.
L’8 dicembre, piuttosto, deve servire a ricordare che questa mitologia è stata fondamentale per negare la gravidanza come scelta e l’aborto come diritto, e che la coercizione riproduttiva resta sempre l’obiettivo irrinunciato delle religioni abramitiche.