17 Novembre 2024
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La stampa polacca parla di Democrazia Atea

La stampa polacca interessata all'attività politica di Democrazia Atea intervista per ben due volte Carla Corsetti segretario nazionale di Democrazia Atea e coordinatore nazionale di PaP.
Mentre in Italia, stato teocratico asservito al potere clericale, continua la censura nei confronti del nostro partito.
Leggi gli articoli cliccando sulle foto.

Intervista dell'1 ottobre 2020


(Stralcio dell'intervista su StrajkEU a Carla Corsetti segretario di Democrazia Atea e membro del coordinamento di Potere al Popolo)
Come politico del partito di sinistra di Potere al Popolo e Democrazia Atea, ha qualche idea per superare l'attuale crisi della sinistra in Europa? Il fatto del ritiro dalla classe operaia, qualunque cosa significhi oggi, e il fatto che le strutture dei partiti di sinistra europei di oggi siano costituite principalmente da intellettuali, è un problema fondamentale? È tempo di ridefinire l'ideologia di sinistra ampiamente intesa?
(risposta)
Molte parole sono già state scritte sulla crisi della rappresentanza. C'è anche molto dibattito sulla crisi europea. Non sono d'accordo con il fatto che i partiti di sinistra siano accusati di aver abbandonato la classe operaia, che almeno ideologicamente avrebbero dovuto rappresentare.
Secondo me, affrontiamo la crisi di sinistra dall'altra parte del problema che si è presentato. È stato il sistema economico capitalista a cambiare le classi sociali, proletarizzando tutti i lavoratori, inclusi i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e gli intellettuali. Gli attuali partiti in parlamento non rappresentano la rappresentanza elettorale, ma la rappresentatività degli interessi individuati e definiti dalle lobby economiche e finanziarie. È stato possibile grazie alla legge elettorale incostituzionale.
Purtroppo nell'attuale referendum costituzionale in Italia ha vinto SI, quindi la deviazione legata alla legge elettorale diventerà una cicatrice permanente nella costituzione italiana. Ecco perché Democrazia Atea e Potere al Popolo hanno lanciato una campagna per votare NO. Solo allora potremmo avere la possibilità di rinascere come sinistra ampiamente intesa. In Europa, il problema della rappresentanza è più complesso. La CEDU, roccaforte dei diritti umani, è diventata un organismo che sembra conformarsi a una logica inspiegabile. Avevamo aspirazioni idealistiche per un'Europa comune di nazioni e diritti, e ora stiamo assistendo alla caduta dell'Europa, allo sfruttamento e alla violazione di tutti i diritti civili. Un'Europa che finanzia i campi di concentramento in Turchia e Libia attraverso i parlamenti nazionali. Rinascita dell'Europa, può avvenire solo attraverso una completa rielaborazione dei Trattati, dal Trattato di Maastricht al Trattato di Lisbona, attraverso l'abrogazione dell'ESM e del Trattato di Velsen sulla gendarmeria repressiva. Siamo socialisti libertari e questa Europa è contro il socialismo e il libero pensiero. Non possiamo accettarlo.





Intervista del 10 agosto 2020

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