RU486 NON SMETTIAMO DI LOTTARE
09-08-2020 14:09 - Redazione DA
Aggiornate le linee guida dopo dieci anni dall'applicazione della Ru486, grazie ai tanti movimenti femminili dalla rete pro choice a Nonunadimeno che mai hanno smesso di lottare soprattutto durante il periodo lockdown, dove è stata rilevata la negazione di un diritto alla scelta, troppo spesso in balia di quell' influenza religiosa che ancora permane strisciante e subdola nelle pubbliche strutture.
Chi inneggia alla vittoria per questo piccolo passo avanti non ha capito quanto ancora sia tutta in salita la strada che conduce ad una libera scelta senza condizionamenti ed in tranquillità. Troppo elevati i numeri dei medici obiettori nelle strutture ospedaliere pubbliche, soprattutto in regioni come la Lombardia dove si va oltre il 70%, troppi sono i movimenti per la vita che attraverso i loro incaricati, si muovono all'interno delle stesse per fare opera di convincimento. Occorre legiferare al più presto in materia, produrre equilibrio fra i medici, disporre concorsi per medici NON obiettori e vietare ai movimenti pro vita ed incaricati religiosi la permanenza in luoghi dove viene effettuata l'ivg. Il diritto alla scelta deve svolgersi serenamente anche attraverso l'utilizzo della telemedicina a casa propria,oppure in luoghi come i consultori.
Finché non si provvederà in tal senso il semplice aggiornamento non basterà.
Non smetteremo di chiedere e di lottare perché si può abortire stando benissimo senza sensi di colpa che ci vengono attribuiti da quel mondo che ancora ci vuole succube e silenti
Giovanna Baracchi
Demoatea