Comunicato Stampa n.5/2022
28-06-2022 18:46 - Ufficio Stampa
ANPI E DA: LOTTARE OGGI E ANCORA PER I PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE
A Cesano Maderno (Mb) volge al termine la settimana di festa provinciale Anpi con l'intervento del Presidente Nazionale Gianfranco Pagliarulo.
Tante le Anpi presenti, nonostante la giornata caldissima, tutte riunite per ascoltare la parola del Presidente.
Anpi significa far memoria ma anche vivere nel presente ed intervenire soprattutto quando gli articoli della nostra Costituzione vengono calpestati.
Durante la festa sono state numerosissime le riflessioni degne di essere qui ricordate e da noi avallate.
Innanzitutto i riferimenti agli articoli 1 e 11 della Costituzione.
Da una parte l'attuale mattanza delle morti sul lavoro non ci permette di distrarci dal dovere di garantire diritti e sicurezza ai lavoratori, di assicurare a tutti un'esistenza in cui il lavoro possa concedere dignità, e non toglierla come oggi succede tra precarietà e stipendi da fame.
Dall'altra il principio calpestato di un'Italia pacifista, senza se e senza ma, che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Oggi si inviano armi invece di lavorare diplomaticamente alla risoluzione dei conflitti, si è complici alla reclusione di chi lotta, come Assange, per una libera informazione, quest'ultima tristemente assente ingiustificata nel nostro paese.
Ugualmente grave il non riconoscere istanze di stampo esplicitamente naziste in molte, troppe, formazioni combattenti in Ucraina.
Tante le Anpi presenti, nonostante la giornata caldissima, tutte riunite per ascoltare la parola del Presidente.
Anpi significa far memoria ma anche vivere nel presente ed intervenire soprattutto quando gli articoli della nostra Costituzione vengono calpestati.
Durante la festa sono state numerosissime le riflessioni degne di essere qui ricordate e da noi avallate.
Innanzitutto i riferimenti agli articoli 1 e 11 della Costituzione.
Da una parte l'attuale mattanza delle morti sul lavoro non ci permette di distrarci dal dovere di garantire diritti e sicurezza ai lavoratori, di assicurare a tutti un'esistenza in cui il lavoro possa concedere dignità, e non toglierla come oggi succede tra precarietà e stipendi da fame.
Dall'altra il principio calpestato di un'Italia pacifista, senza se e senza ma, che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Oggi si inviano armi invece di lavorare diplomaticamente alla risoluzione dei conflitti, si è complici alla reclusione di chi lotta, come Assange, per una libera informazione, quest'ultima tristemente assente ingiustificata nel nostro paese.
Ugualmente grave il non riconoscere istanze di stampo esplicitamente naziste in molte, troppe, formazioni combattenti in Ucraina.
Fra gli scrosci di applausi continui si procede toccando argomenti che vanno dal fallimento di politiche europee in materia di profughi, alle autonomie differenziate, ai diritti femminili in bilico visto l'ultima sentenza della Corte federale statunitense, sino all'ONU desaparecida.
Tante le questioni approfondite in questo accorato intervento che vede una platea partecipe ed entusiasta di tanta chiarezza, coraggio e responsabilità.
La nostra Costituzione è un valore non solo importante e da difendere ma soprattutto da attuare e non da tenere in bellavista nella teca di un museo.
DA esprime solidarietà e vicinanza per questa posizione concreta che ha riportato al giusto posto valori che il revisionismo vorrebbe correggere e modificare.