DONNE COME ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI
20-04-2024 11:29 - Redazione DA
La maternità è una scelta consapevole altrimenti è violenza.
Lasciare il proprio sperma nell'utero della donna senza che lei abbia espresso il consenso a riceverlo, è violenza.
La donna è l'unica che deve scegliere e gli uomini che non trattengono lo sperma in un profilattico determinando una gravidanza non voluta, dovrebbero essere sanzionati.
La gravidanza è per la donna un atto d'amore ma se non è desiderata è una sciagura che non può pagare solo lei, deve pagarla per primo chi l'ha fecondata senza consenso e lei deve essere messa nella condizione di liberarsi immediatamente di un feto non voluto, con tutta l'assistenza sanitaria possibile, e se invece si trova in un contesto che le impedisce di abortire, allora sarà una coercizione riproduttiva, come si fa con gli animali negli allevamenti.
Abbiamo rispetto per il genere femminile.
Consideriamo le donne esseri pensanti e questo ci differenzia dalle persone di destra che vedono nelle donne corpi da riproduzione, in un determinismo biologico aberrante e misogino.
La vita è con la nascita e non con l'embrione, che è un grumo di cellule formato da un ovulo e da uno spermatozoo che accidentalmente si incontrano. Un embrione è vitale, come qualunque agglomerato di cellule, ma non è vita.
Gli spermatozoi sono vitali, ma non sono vita.
L'embrione è considerato vita solo nelle nefaste ideologie cattoliche, quelle che venerano una quattordicenne stuprata e data in serva ad un vecchio.