17 Novembre 2024
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I MORTI NON SONO TUTTI UGUALI

10-02-2024 23:01 - Segreteria DA
La storia sul confine orientale non ha molte letture, fu l’ennesimo orrore la cui responsabilità fu del fascismo e del nazismo.
Il bandito Mussolini invase la Jugoslavia e tra i tanti eccidi, stupri e violenze commesse dai criminali fascisti, non si può scordare l’eccidio di Podhum, un piccolo villaggio che il delirio imperialista aveva deciso di annettere alla provincia italiana del Carnaro nel 1941, con capoluogo Fiume.
I fascisti e i nazisti si resero responsabili dell’eccidio di circa un milione di civili, uomini donne e bambini.
La Resistenza slava reagì alla ferocia fascista e alla ferocia nazista, e furono molti i partigiani italiani che andarono in soccorso dei partigiani slavi.
Occorre respingere con sdegno la strumentalizzazione degli eredi dei fascisti che da anni, motivati da pulsioni revisioniste, vogliono criminalizzare la Resistenza jugoslava, una delle più grandi in Europa.
Tra i protagonisti di quella Resistenza ci fu il partigiano Emilio Bacio Capuzzo, di Anguillara Veneto, che ha mantenuto il suo impegno a ricordare cosa accadde davvero sul confine orientale.
Sapeva che gli eredi dei fascisti avrebbero strumentalizzato le morti dei fascisti italiani nelle foibe al fine di equiparare i morti fascisti con i morti partigiani.
La questione delle foibe non era conosciuta abbastanza e così è stato facile essere strumentalizzata con finalità revisioniste ed è sfociata nella Giornata del ricordo.
È giusto ricordare che esistono precisi documenti sui ritrovamenti e che nelle foibe non finirono donne e bambini per mano dei partigiani slavi.
I profili di coloro che vennero ritrovati son quasi tutti di adulti compromessi con il fascismo, eccetto i casi di alcune donne la cui morte era legata piuttosto a vendette personali.
Significativi i 18 ritrovamenti della foiba Plutone che appartengono ad esponenti della Decima Mas.
I morti non sono tutti uguali e i morti fascisti non meritano di essere celebrati come i morti partigiani.
Dietro ogni combattente fascista c’erano deportazioni, stupri, torture, sterminio, e gli infoibati erano fascisti.
Dietro ogni partigiano c'era la lotta per una società democratica e giusta.
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