IL MODELLO RIACE, UN ESEMPIO PER TUTTI

In primo grado era stato condannato a 13 anni di reclusione con accuse gravi e infamanti.
Che fosse un castello accusatorio infondato era pacifico.
Si era voluto colpire il suo modello di integrazione virtuoso.
La Corte d'appello ha cancellato tutte le accuse infamanti e resta una irregolarità rispetto ad una delibera per la quale è stato condannato ad un anno e sei mesi con la sospensione condizionale della pena.
L'ordinanza del Gip che per primo aveva disposto gli arresti domiciliari, aveva già sottolineato che Mimmo Lucano non aveva mai trattenuto per sé nemmeno un centesimo e che il quadro complessivo degli atti denotava una gestione confusa ma non criminale.
Siamo lieti che sia stato ritenuto "colpevole" solamente per una deliberazione di Giunta "confusa".
Il modello Riace si conferma come il migliore modo di integrare pacificamente e con solidarietà gli esseri umani.
Democrazia Atea esprime sollievo per l'esito della vicenda in riferimento alle accuse infamanti.
Mimmo Lucano resterà nella storia come colui sul quale si è abbattuto il razzismo di Stato.
E nessuno dimentica che quando sono partite a raffica le ispezioni ministeriali su Riace, il Ministero dell'Interno era guidato dal PD di Minniti, anche se i frutti della perversione del PD li ha raccolti il degno successore di Minniti, Salvini.
L'accanimento su Lucano era politico e con questa sentenza hanno perso il PD e la Lega.
Nessuno potrà restituire a Mimmo Lucano questi 5 anni, e se l'Italia riuscirà a sbarazzarsi di partiti razzisti, la Nazione avrà un futuro migliore.