INTROMISSIONI
31-07-2022 21:56 - Carla Corsetti
Il monarca teocratico confinante si è lamentato perché nel nostro Stato abbiamo avuto 20 governi nell'ultimo secolo, e a suo giudizio sono troppi.
In realtà ne abbiamo avuti 67 dal 1948 ad oggi.
Evidentemente il Monarca teocratico rimpiange i bei tempi in cui il Vaticano stipulava patti con le dittature che erano così stabili da durare anche 20 anni, proprio come nella sua monarchia, nella quale il governo, affidato ad una sola persona, cade quando il monarca di turno muore.
Nelle teocrazie e in generale nelle dittature, i governi non cadono mai, mentre le democrazie hanno il difetto di togliere il potere a chi governa.
La stabilità dei governi non è sintomo di buona democrazia, e le leggi migliori per il nostro Paese le abbiamo avute quando cadeva un governo ogni anno.
Premettere di non volersi intromettere nelle elezioni italiane e poi intromettersi, è un esercizio retorico di preterizione, e sarebbe opportuno, invece, che il Monarca teocratico non interferisse.
Aspettiamo di vedere, piuttosto, quali partiti inseriranno politiche coerenti con il principio di laicità tra i propri obiettivi programmatici, ma sapendo quanto siano strutturalmente filoclericali, si posso aprire scommesse sulla assenza.
In realtà ne abbiamo avuti 67 dal 1948 ad oggi.
Evidentemente il Monarca teocratico rimpiange i bei tempi in cui il Vaticano stipulava patti con le dittature che erano così stabili da durare anche 20 anni, proprio come nella sua monarchia, nella quale il governo, affidato ad una sola persona, cade quando il monarca di turno muore.
Nelle teocrazie e in generale nelle dittature, i governi non cadono mai, mentre le democrazie hanno il difetto di togliere il potere a chi governa.
La stabilità dei governi non è sintomo di buona democrazia, e le leggi migliori per il nostro Paese le abbiamo avute quando cadeva un governo ogni anno.
Premettere di non volersi intromettere nelle elezioni italiane e poi intromettersi, è un esercizio retorico di preterizione, e sarebbe opportuno, invece, che il Monarca teocratico non interferisse.
Aspettiamo di vedere, piuttosto, quali partiti inseriranno politiche coerenti con il principio di laicità tra i propri obiettivi programmatici, ma sapendo quanto siano strutturalmente filoclericali, si posso aprire scommesse sulla assenza.