LA CILTURA DELLO STUPRO

Due frati organizzano orge e costringono due ragazzi a subire violenze sessuali in cambio di cibo e beni di prima necessità, e fin qui è quanto normalmente accade un po' ovunque, considerando che circa l'8% dei preti cattolici sono stupratori seriali.
La storia si complica quando i due frati organizzano una rapina in danno delle vittime per sottrargli i cellulari nei quali sono memorizzate le immagini degli stupri.
L'arcivescovo di Napoli viene informato dalla Procura della Repubblica perché i Patti Lateranensi prevedono anche questa particolare forma di deferenza verso il clero, che i due frati sarebbero stati arrestati.
L'arcivescovo di Napoli ha espresso il suo rammarico e la sua preoccupazione verso i fedeli sconvolti dallo scandalo, ma non ha detto mezza parola di conforto o comprensione per le vittime.
I cattolici dovrebbero essere in prima fila a pretendere dai loro capi spirituali una attenzione alle vittime degli stupri clericali, e invece restano omertosi, e preferiscono giustificare, negare e empatizzare con i predatori sessuali clericali piuttosto che con le vittime.
C'è una spiegazione a tutto questo, ed è la sub-cultura dello stupro, cardine imprescindibile delle strutture simboliche del cattolicesimo.
Detto in altri termini: il cattolicesimo, come pure le altre religioni abramitiche, sono fondate sulla sub-cultura dello stupro.