NOI NON DIMENTICHIAMO
08-12-2021 11:07 - Redazione DA
Quanto contano il rispetto della giustizia e la vicinanza alle vittime di una tragedia del lavoro, per il “governo dei migliori”?
Quattordici anni fa si consumava una delle più terribili tragedie sul lavoro, e perdevano la vita atrocemente sette lavoratori.
I familiari delle vittime ancora oggi chiedono giustizia ma le logiche del profitto anche in questa tragedia hanno prevalso.
Draghi, al pari dei suoi predecessori, non sarà in grado di dare risposte accettabili ma questo non significa che smetteremo di chiederle.
Come Democrazia Atea chiediamo che il Governo non spenda parole inutili e di circostanza ma che dia risposte credibili alle morti sul lavoro, ad una strage continua che non accenna a diminuire e che nell’indifferenza generale, alimenta il senso di impotenza e la rabbia di chi al dolore aggiunge l’abbandono.
Chiediamo piuttosto che queste tragedie costituiscano momento collettivo per una seria riflessione che incida sulla coscienza sociale e sulla mentalità imprenditoriale, sia italiana che d’importazione, troppo cialtrona per non comprendere che la sicurezza sul lavoro non è questione residuale ma centrale per qualificare civile questo Paese.
Quattordici anni fa si consumava una delle più terribili tragedie sul lavoro, e perdevano la vita atrocemente sette lavoratori.
I familiari delle vittime ancora oggi chiedono giustizia ma le logiche del profitto anche in questa tragedia hanno prevalso.
Draghi, al pari dei suoi predecessori, non sarà in grado di dare risposte accettabili ma questo non significa che smetteremo di chiederle.
Come Democrazia Atea chiediamo che il Governo non spenda parole inutili e di circostanza ma che dia risposte credibili alle morti sul lavoro, ad una strage continua che non accenna a diminuire e che nell’indifferenza generale, alimenta il senso di impotenza e la rabbia di chi al dolore aggiunge l’abbandono.
Chiediamo piuttosto che queste tragedie costituiscano momento collettivo per una seria riflessione che incida sulla coscienza sociale e sulla mentalità imprenditoriale, sia italiana che d’importazione, troppo cialtrona per non comprendere che la sicurezza sul lavoro non è questione residuale ma centrale per qualificare civile questo Paese.