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PRATICHE SCIAMANICHE

08-03-2022 10:59 - Redazione DA
Al Sindaco del Comune di Noto

protocollo@comunenoto.legalmail.it

All’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia

drsi@postacert.istruzione.it

In data 1° marzo 2022 sulla pagina facebook del Comune di Noto è stato dato risalto ad una manifestazione che si è svolta nelle scuole dell’infanzia, nel corso della quale un prete avrebbe compiuto rituali magici sui panini con cui i bambini avrebbero dovuto fare merenda.

Se queste manifestazioni fossero state compiute al di fuori e all’esterno delle istituzioni pubbliche, nessuno avrebbe potuto interferire, trattandosi di gesti riconducibili alla libertà di culto.

Se però queste ritualità vengono compiute all’interno della scuola o di altra istituzione pubblica, la loro valenza muta, non possono essere più interpretate sotto un profilo religioso, ma assumono valenza culturale, ed è legittimo, a questo punto, qualificarle come ritualità tribali e in contrasto con la finalità dell’istruzione, intesa come momento di crescita e formazione della coscienza critica.

La Dichiarazione sui Diritti del Fanciullo, approvata dall’ONU nel 1989, dice che ogni fanciullo ha diritto a godere di una educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza e di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale, e di divenire un membro utile alla società.

Nel Comune di Noto vi siete resi responsabili di aver indotto i bambini a confondere il sapere, come portato cardine dell’istruzione scolastica, con pratiche sciamaniche.

Vi ricordo che l’Italia è uno Stato laico, che le ritualità religiose non sono consentite durante le ore scolastiche, che nel nostro Paese non esiste la religione di Stato e che legittimamente i genitori dei bambini coinvolti potrebbero chiedervi conto, in termini risarcitori, di aver veicolato, durante l’orario scolastico, una pratica non consentita.

Sorge il dubbio che nessuna delle persone coinvolte in questa vicenda, sappia esattamente cosa sia il Principio di Laicità e lo disattenda con colpevole leggerezza.

Avete il dovere di rispettare il Principio di Laicità soprattutto nei confronti di soggetti non ancora maggiorenni, perché è un principio costituzionale imprescindibile che implica garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione ma soprattutto per la salvaguardia della libertà dalla religione.

Si esprime solidarietà per quei bambini e quelle bambine, allevate in una istituzione scolastica che mortifica le coscienze libere per sottometterle a primitivismi arcaici e irrazionali, imbrigliandole nella suggestione indotta dall’esposizione della riproduzione di un braccio mozzato.

Si chiede all’Ufficio Scolastico Regionale di appurare se i rituali sciamanici riferiti ut supra, si siano verificati effettivamente in orario scolastico, nel qual caso si chiede che si adottino i provvedimenti del caso, e che si faccia quanto necessario per impedire che si ripetano.

Ad maiora.

Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea

democrazia-atea.it@pec.it
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