ESPOSTO ALLA PROCURA DI VICENZA
11-12-2021 08:31 - Redazione DA
Al Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Vicenza
ricezioneatti.procura.vicenza@giustiziacert.it
Alla Ministra dell'Interno
Dott.ssa Luciana Lamorgese
gabinetto.ministro@pec.interno.it
protocollovittimereativiolenti@pecdlci.interno.it
Nella qualità di Segretario nazionale del partito politico Democrazia Atea mi corre l'obbligo di segnalare lo sconcertante episodio riportato dalle cronache giornalistiche, relativo ad un rituale primitivo e aberrante, di matrice religiosa, denominato “esorcismo” cui sarebbe stata sottoposta, contro la sua volontà, una giovane donna abitante nella provincia di Vicenza.
Non è dato sapere quali fossero le condizioni psicologiche e/o psichiche della vittima, a cui il sacerdote incaricato dalla madre, tale Giuseppe Bernardi, avrebbe praticato con coercizione, i rituali di questa attività arcaica e brutale, di certo la violenza che si è consumata su di lei merita di essere indagata.
Riferiscono le cronache che la ragazza sarebbe stata costretta dalla madre a recarsi presso un santuario e lì sarebbe stata ulteriormente costretta a confessarsi.
Non avendo alcuna intenzione di subire simili coercizioni, avrebbe alzato la voce e da quel momento la madre e i sacerdoti presenti, visto che non voleva confessarsi e bestemmiava, hanno sentenziato che fosse indemoniata.
I cattolici, in effetti, credono nella esistenza di uno spiritello maligno che si impossesserebbe prevalentemente del corpo delle donne, e su questa credenza hanno inventato rituali di sottomissione violenta denominati “esorcismi”.
Nella vicenda che ci occupa, la donna, accerchiata da familiari e sacerdoti, avrebbe tentato di ribellarsi a queste bestialità e, comprensibilmente adirata per esserle stato impedito di liberarsi e di allontanarsi, è stata schiaffeggiata e immobilizzata da ben quattro persone.
Riferiscono le cronache che nel tentativo di liberarsi dai suoi aggressori, avrebbe cercato di correre da una parte all'altra della stanza, pronunciando insulti e bestemmie, come avrebbe fatto qualunque persona sana di mente e lucidamente intenzionata a divincolarsi, ma più osava ribellarsi e più i suoi aggressori si sentivano motivati a infierire con ulteriori assalti, convinti che le espressioni di autodeterminazione della donna, che voleva semplicemente sottrarsi a quelle violenze, fossero la prova che lo spiritello maligno, che costoro credono sia veramente esistente, fosse entrato nel suo corpo.
Riferiscono le cronache che dopo nove ore, spossata per la impari lotta sostenuta contro i suoi aggressori, la ragazza sarebbe crollata e si sarebbe addormentata e solo a quel punto i sacerdoti avrebbero consentito ai familiari di riportarla a casa.
Nel frattempo era stata chiamata la polizia ma quando sono arrivati gli agenti è stato detto loro che era in corso una pratica di esorcismo e tanto è bastato per neutralizzarli, non sono intervenuti, sono rimasti fuori la porta, omettendo di salvare la ragazza dalle crudeltà in atto.
L'omissione di soccorso da parte degli agenti è stato senza alcun dubbio un corollario pericolosissimo a questa triste vicenda.
Si confida nella Magistratura adita, che sicuramente sarà stata tempestivamente già informata di quanto accaduto, e si auspica che le condotte poste in essere da tutti i protagonisti, siano scrutinate al fine di verificarne la misura del disvalore in rapporto alle responsabilità penali.
Nel contempo si chiede al Ministro dell'Interno di promuovere una ispezione che valuti le condotte degli agenti al fine di scrutinarle anche sotto il profilo disciplinare posto che non hanno deliberatamente sottratto una persona in difficoltà pur sapendola sottoposta a pratiche violente, poste in essere su di lei e contro la sua volontà, ritenendo, piuttosto, in quel frangente, che fossero addirittura “normali”.
Non è “normale” subire un qualunque rituale religioso contro la propria volontà, e meno che mai subire rituali violenti, e non c'è bisogno di istituire uno specifico corso d'aggiornamento per apprendere questi concetti basilari da parte delle forze dell'ordine, tanto più che le forze dell'ordine hanno già protocolli di intervento per i TSO ed è inammissibile che non abbiamo fatto intervenire le autorità sanitarie essendogli stata rappresentata una alterazione comportamentale, né è giustificabile che abbiano ritenuto intercambiabile l'intervento di un medico con miserabili stregonerie.
Si auspica comunque, che queste pratiche da cavernicoli vengano severamente stigmatizzate, che i cosiddetti esorcismi vengano espressamente vietati, essendo pratiche aberranti e contro i diritti umani, al pari delle mutilazioni genitali o dei matrimoni forzati, peraltro praticati, a quanto pare, sempre da religioni di riferimento, e nel contempo si chiede alle Autorità in indirizzo di intervenire sul caso specifico.
Con alta considerazione.
Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea
democrazia-atea.it@pec.it
presso il Tribunale di Vicenza
ricezioneatti.procura.vicenza@giustiziacert.it
Alla Ministra dell'Interno
Dott.ssa Luciana Lamorgese
gabinetto.ministro@pec.interno.it
protocollovittimereativiolenti@pecdlci.interno.it
Nella qualità di Segretario nazionale del partito politico Democrazia Atea mi corre l'obbligo di segnalare lo sconcertante episodio riportato dalle cronache giornalistiche, relativo ad un rituale primitivo e aberrante, di matrice religiosa, denominato “esorcismo” cui sarebbe stata sottoposta, contro la sua volontà, una giovane donna abitante nella provincia di Vicenza.
Non è dato sapere quali fossero le condizioni psicologiche e/o psichiche della vittima, a cui il sacerdote incaricato dalla madre, tale Giuseppe Bernardi, avrebbe praticato con coercizione, i rituali di questa attività arcaica e brutale, di certo la violenza che si è consumata su di lei merita di essere indagata.
Riferiscono le cronache che la ragazza sarebbe stata costretta dalla madre a recarsi presso un santuario e lì sarebbe stata ulteriormente costretta a confessarsi.
Non avendo alcuna intenzione di subire simili coercizioni, avrebbe alzato la voce e da quel momento la madre e i sacerdoti presenti, visto che non voleva confessarsi e bestemmiava, hanno sentenziato che fosse indemoniata.
I cattolici, in effetti, credono nella esistenza di uno spiritello maligno che si impossesserebbe prevalentemente del corpo delle donne, e su questa credenza hanno inventato rituali di sottomissione violenta denominati “esorcismi”.
Nella vicenda che ci occupa, la donna, accerchiata da familiari e sacerdoti, avrebbe tentato di ribellarsi a queste bestialità e, comprensibilmente adirata per esserle stato impedito di liberarsi e di allontanarsi, è stata schiaffeggiata e immobilizzata da ben quattro persone.
Riferiscono le cronache che nel tentativo di liberarsi dai suoi aggressori, avrebbe cercato di correre da una parte all'altra della stanza, pronunciando insulti e bestemmie, come avrebbe fatto qualunque persona sana di mente e lucidamente intenzionata a divincolarsi, ma più osava ribellarsi e più i suoi aggressori si sentivano motivati a infierire con ulteriori assalti, convinti che le espressioni di autodeterminazione della donna, che voleva semplicemente sottrarsi a quelle violenze, fossero la prova che lo spiritello maligno, che costoro credono sia veramente esistente, fosse entrato nel suo corpo.
Riferiscono le cronache che dopo nove ore, spossata per la impari lotta sostenuta contro i suoi aggressori, la ragazza sarebbe crollata e si sarebbe addormentata e solo a quel punto i sacerdoti avrebbero consentito ai familiari di riportarla a casa.
Nel frattempo era stata chiamata la polizia ma quando sono arrivati gli agenti è stato detto loro che era in corso una pratica di esorcismo e tanto è bastato per neutralizzarli, non sono intervenuti, sono rimasti fuori la porta, omettendo di salvare la ragazza dalle crudeltà in atto.
L'omissione di soccorso da parte degli agenti è stato senza alcun dubbio un corollario pericolosissimo a questa triste vicenda.
Si confida nella Magistratura adita, che sicuramente sarà stata tempestivamente già informata di quanto accaduto, e si auspica che le condotte poste in essere da tutti i protagonisti, siano scrutinate al fine di verificarne la misura del disvalore in rapporto alle responsabilità penali.
Nel contempo si chiede al Ministro dell'Interno di promuovere una ispezione che valuti le condotte degli agenti al fine di scrutinarle anche sotto il profilo disciplinare posto che non hanno deliberatamente sottratto una persona in difficoltà pur sapendola sottoposta a pratiche violente, poste in essere su di lei e contro la sua volontà, ritenendo, piuttosto, in quel frangente, che fossero addirittura “normali”.
Non è “normale” subire un qualunque rituale religioso contro la propria volontà, e meno che mai subire rituali violenti, e non c'è bisogno di istituire uno specifico corso d'aggiornamento per apprendere questi concetti basilari da parte delle forze dell'ordine, tanto più che le forze dell'ordine hanno già protocolli di intervento per i TSO ed è inammissibile che non abbiamo fatto intervenire le autorità sanitarie essendogli stata rappresentata una alterazione comportamentale, né è giustificabile che abbiano ritenuto intercambiabile l'intervento di un medico con miserabili stregonerie.
Si auspica comunque, che queste pratiche da cavernicoli vengano severamente stigmatizzate, che i cosiddetti esorcismi vengano espressamente vietati, essendo pratiche aberranti e contro i diritti umani, al pari delle mutilazioni genitali o dei matrimoni forzati, peraltro praticati, a quanto pare, sempre da religioni di riferimento, e nel contempo si chiede alle Autorità in indirizzo di intervenire sul caso specifico.
Con alta considerazione.
Carla Corsetti
Segretario nazionale di Democrazia Atea
democrazia-atea.it@pec.it