VON DER LEYEN
20-07-2024 23:20 - Carla Corsetti
Il discorso di Von der Leyen per la conferma alla guida della Commissione Europea è stato un gioco di equilibrismi tra fazioni contrastanti, in particolare PPE e Verdi.
Ha avuto un sostegno clamoroso per la sua rielezione.
Ha confermato agli astensionisti che le elezioni europee sono ancora più farsesche delle elezioni nazionali.
Il Parlamento Europeo da queste elezioni esce appesantito dalla incapacità degli Stati europei di determinare una politica autonoma da quella bellicista imposta dagli Stati Uniti.
Von der Leyen ha riconfermato l’azione guerrafondaia per l’Ucraina in funzione anti Russa, ha delegittimato il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea Orban e ha rinnovato l’impegno a potenziare Frontex, l’organismo paramilitare europeo creato per gestire il respingimento dei migranti.
Sotto un profilo comunicativo, tuttavia, la Von der Leyen è risultata capace e con un passo politico di coerenza e sicurezza, ha parlato di Gaza senza condannare Israele, ha parlato dei braccianti agricoli sfruttati senza attaccare le lobby dell’agricoltura, ha parlato di sostegno a Kiev senza ammettere che chi deciderà sull’Ucraina sarà Trump, se eletto, e che la Commissione da lei presieduta non deciderà proprio un bel niente e si accoderà alle decisioni USA.
Gli eurodeputati che non l’hanno votata e che hanno espresso una opposizione vera alle sue politiche, sono stati oscurati.
I giornalai italiani danno risalto al voto contrario del gruppo parlamentare che fa riferimento alla destra italiana capeggiata dalla Meloni, che tuttavia sconta una incomprensibile incoerenza perché pur non avendo appoggiato la sua rielezione, aderisce con subalternità a tutte le sue politiche.
La discussione parlamentare è stata interrotta dalla performance circense della eurodeputata romena Iovanovici Sosoaca, la quale ha inscenato una tale pagliacciata contro l’aborto che ha di fatto, agli occhi del mondo, ridicolizzato l’opposizione a Von der Leyen, e ne ha indirettamente rafforzato l’immagine internazionale: se l’opposizione a Von der Leyen assume il solo volto della Iovanovici Sosoaca nella stampa internazionale, non abbiamo un problema di informazione solamente in Italia, il problema è globale, e non stiamo messi proprio bene.
Ha avuto un sostegno clamoroso per la sua rielezione.
Ha confermato agli astensionisti che le elezioni europee sono ancora più farsesche delle elezioni nazionali.
Il Parlamento Europeo da queste elezioni esce appesantito dalla incapacità degli Stati europei di determinare una politica autonoma da quella bellicista imposta dagli Stati Uniti.
Von der Leyen ha riconfermato l’azione guerrafondaia per l’Ucraina in funzione anti Russa, ha delegittimato il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea Orban e ha rinnovato l’impegno a potenziare Frontex, l’organismo paramilitare europeo creato per gestire il respingimento dei migranti.
Sotto un profilo comunicativo, tuttavia, la Von der Leyen è risultata capace e con un passo politico di coerenza e sicurezza, ha parlato di Gaza senza condannare Israele, ha parlato dei braccianti agricoli sfruttati senza attaccare le lobby dell’agricoltura, ha parlato di sostegno a Kiev senza ammettere che chi deciderà sull’Ucraina sarà Trump, se eletto, e che la Commissione da lei presieduta non deciderà proprio un bel niente e si accoderà alle decisioni USA.
Gli eurodeputati che non l’hanno votata e che hanno espresso una opposizione vera alle sue politiche, sono stati oscurati.
I giornalai italiani danno risalto al voto contrario del gruppo parlamentare che fa riferimento alla destra italiana capeggiata dalla Meloni, che tuttavia sconta una incomprensibile incoerenza perché pur non avendo appoggiato la sua rielezione, aderisce con subalternità a tutte le sue politiche.
La discussione parlamentare è stata interrotta dalla performance circense della eurodeputata romena Iovanovici Sosoaca, la quale ha inscenato una tale pagliacciata contro l’aborto che ha di fatto, agli occhi del mondo, ridicolizzato l’opposizione a Von der Leyen, e ne ha indirettamente rafforzato l’immagine internazionale: se l’opposizione a Von der Leyen assume il solo volto della Iovanovici Sosoaca nella stampa internazionale, non abbiamo un problema di informazione solamente in Italia, il problema è globale, e non stiamo messi proprio bene.