L'esca
13-05-2019 21:46 - Redazione DA
Quando sento certi politici di sinistra che citano le frasi di Bergoglio, in arte papa Francesco, mi viene in mente Franco Rodano, l'inventore del cattocomunismo, che ha piegato al metodo gesuitico intere schiere di comunisti. Non sono mai stata comunista, ho sempre rivendicato il mio socialismo libertario, purtroppo minato nelle sue aspirazioni dal compromesso di gran parte dei comunisti che se da un lato esprimono una posizione anticapitalista, dall'altro si entusiasmano per la comunicazione accattivante di uno dei capitalisti più potenti del mondo, anzi, il quarto uomo più potente del mondo. Non riesco proprio a comprendere la contraddizione di chi afferma di appartenere ad un partito che combatte le discriminazioni di genere e rivendica l'autodeterminazione femminile e poi elogia un capitalista che equipara i medici che garantiscono la salute delle donne, ai sicari. Non si può estrapolare una posizione isolata e poi tacere sulle altre, i capi di Stato come Bergoglio devono essere valutati nel messaggio complessivo che esprimono, e non in riferimento ad una singola frase. Stiamo parlando della politica di un monarca e non dei bigliettini che trovi nei biscotti cinesi o nei cioccolattini. E se un politico non inserisce la frase di un capo di Stato all'interno di una valutazione politica estesa e complessivamente intesa, esprime un limite che mina la sua credibilità. A meno che non la usi come esca per il voto cattolico, nel qual caso è ancora più grave.