LA FOLLIA DEL NOSTRO TEMPO
25-07-2020 14:29 - Redazione DA
Ho appena terminato di spazzare acqua,stendere panni zuppi, raccogliere vetri, la macchina con la forma di gruviera, le persiane puntellate, eppure quella sensazione di impotenza, solitudine, immobilità di fronte a quanto ho visto alle ore 5 di questa mattina non passa. Tutti fermi, tutti in ascolto di fronte a quella natura violentata che urla quanto male le abbiamo fatto con le nostre coltivazioni intensive, con le trivellazioni, con le sostanze chimiche, con le produzioni di armi, con l'assurda cementificazione che deve sfamare le tasche dei potenti. Così è, ma non lo capiamo o perlomeno non lo capisce chi dopo aver sfruttato le nostre braccia per sopravvivenza lascia aree dismesse piene di rifiuti tossici che inquinano non solo l'aria ma le nostre acque. Il potentato di pochi si riversa causando danni ai molti con malattie che uccidono, ed è il pianeta a dircelo, in tanti modi ma il mondo non si ferma, neppure dopo il fermo chiamato lockdown, termine che non voglio usare ma che obbliga alla riflessione. Fino a quando la solita ecologia da giardinaggio non verrà abbandonata continueremo a scrivere pagine come questa. Rimane tanta impotenza dei poveracci come me come noi che non devono mollare. Non smettiamo di dire quanto è sbagliato, abbiamo il dovere di frenare la follia di chi continua ad uccidere i nostri territori, non abbiamo bisogno di più vestiti, telefoni o scarpe abbiamo bisogno di respirare all'unisono con una natura che sta dicendo basta.
Giovanna Baracchi
Demoatea di Paderno Dugnano, nonché coordinatrice nazionale di Potere al Popolo