VOGLIAMO UNA BUONA MORTE
03-09-2020 20:45 - Redazione DA
Lo chiamano "suicidio assistito" o meglio eutanasia legale quando un soggetto "decide" di mettere fine alla propria esistenza attraverso l'utilizzo e la somministrazione di sostanze chimiche. La nostra capacità di decisione, la nostra libertà di scelta in questo paese ancora non c'è, o semplicemente non si vuole attuare. Quanto dovrebbe esternare una società civile e' negato proprio da chi rappresenta una cittadinanza che ha espresso di voler scegliere come morire con una raccolta di firme, esattamente 136.000.
Firme depositate alla Camera dei Deputati dal 13 settembre 2013 e li'giacenti da 7 anni in attesa di una discussione mai avvenuta .
Il 31 agosto 2020 la riunione dei capigruppo alla Camera dei Deputati, sorvola e decide per l'ennesima volta di lasciar perdere.
Il principio decisionale popolare calpestato nella sua semplice espressione, il diritto alla scelta come spesso accade, riconduce alla strada di un'educazione religiosa che non appartiene a tutti e tutte.
Abbiamo l'esigenza di legiferare in materia, nel 2020 non è possibile rimandare ulteriormente su una questione che riguarda esplicitamente la nostra libertà nello scegliere su come attuare le nostre volontà.
Eutanasia significa rispetto della dignità umana e libertà alla scelta, il giusto posto in una democrazia senza influenze religiose di nessun tipo, vogliamo una buona morte e non una morte imposta dal cielo
Giovanna Baracchi
Demoatea