Comunicato Stampa n°1/2022
09-01-2022 11:37 - Ufficio Stampa
UNA DONNA AL QUIRINALE, UNA DONNA DI VALORI
A poche settimane dalla prima convocazione per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, fissata per lunedì 24 gennaio 2022, Democrazia Atea esprime le sue speranze e le sue perplessità su quella che potrebbe essere l'ennesima votazione gattopardiana nel nostro paese. Quel “tutto cambia per non cambiare nulla” che dall'unità d'Italia ci contraddistingue.
Il partito auspica che la Presidenza della Repubblica sia affidata a una donna che abbia i propri principi e i propri valori come vero motivo della scelta. Che sia femminista, ecologista, socialista e determinata a garantire e tutelare la laicità dello Stato italiano.
Il panorama politico attuale, cosa quantomeno drammatica, non lascia intravedere figure che esprimano queste precondizioni. Non sono molte, infatti e purtroppo, le donne che occupano posizioni di rilievo nei luoghi decisionali delle istituzioni. Onestà intellettuale ci fa riconoscere come, tra queste, la maggior parte vi si trova perché funzionale al sistema patriarcale dominante.
“La ricerca di una figura che ci rappresenti tra tante altre autorevoli donne continuerà,– ha dichiarato il Segretario del partito di Democrazia Atea, l'avv. Carla Corsetti - non volendoci rassegnare a rinunciare a una svolta politica che riteniamo necessaria e non procrastinabile.”
“Legittimare il patriarcato dal Quirinale – ha concluso la Corsetti - possiamo lasciarlo fare agli uomini, se dovesse farlo una donna sarebbe finanche più dannoso perché lo connoterebbe con una incidenza significativa.”
A poche settimane dalla prima convocazione per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, fissata per lunedì 24 gennaio 2022, Democrazia Atea esprime le sue speranze e le sue perplessità su quella che potrebbe essere l'ennesima votazione gattopardiana nel nostro paese. Quel “tutto cambia per non cambiare nulla” che dall'unità d'Italia ci contraddistingue.
Il partito auspica che la Presidenza della Repubblica sia affidata a una donna che abbia i propri principi e i propri valori come vero motivo della scelta. Che sia femminista, ecologista, socialista e determinata a garantire e tutelare la laicità dello Stato italiano.
Il panorama politico attuale, cosa quantomeno drammatica, non lascia intravedere figure che esprimano queste precondizioni. Non sono molte, infatti e purtroppo, le donne che occupano posizioni di rilievo nei luoghi decisionali delle istituzioni. Onestà intellettuale ci fa riconoscere come, tra queste, la maggior parte vi si trova perché funzionale al sistema patriarcale dominante.
“La ricerca di una figura che ci rappresenti tra tante altre autorevoli donne continuerà,– ha dichiarato il Segretario del partito di Democrazia Atea, l'avv. Carla Corsetti - non volendoci rassegnare a rinunciare a una svolta politica che riteniamo necessaria e non procrastinabile.”
“Legittimare il patriarcato dal Quirinale – ha concluso la Corsetti - possiamo lasciarlo fare agli uomini, se dovesse farlo una donna sarebbe finanche più dannoso perché lo connoterebbe con una incidenza significativa.”