Comunicato stampa n°2/2021
20-12-2021 22:08 - Ufficio Stampa
“Sappiamo che destabilizzare le istituzioni democratiche porta direttamente al regno degli abusi, alla legge della giungla, alla sofferenza e all'impotenza dei più deboli. Ci prenderemo cura della democrazia, ogni giorno, ogni giorno.
” Non lascia margini a fraintendimenti il primo discorso al suo popolo del neo presidente eletto in Cile, Gabriel Boric Font, neo eletto presidente cileno, classe 1986, figura importante del movimento studentesco. Egli si propone come un nuovo baluardo in difesa della democrazia, contro l'imperialismo.
Ecologista e femminista, contrapposto al candidato dell'estrema destra integralista Jose Antonio Kast. Gabriel Boric Font prenderà le redini del paese il 22 marzo 2022, dopo il disastroso governo di Sebastian Pinera.
La vittoria del giovane Boric è l'espressione di un popolo unito che ha scelto il cambiamento. "Sarò il Presidente del Cile di tutti i cileni – ha dichiarato, dopo un inizio discorso in lingua Mapuche, quello del popolo dei nativi conquistato e oppresso - e non governerò solo fra quattro mura. È cominciata una stagione di cambiamenti e di giustizia sociale".
Boric dal palco dei saluti per la sua elezione ha già toccato tematiche che parlano di sanità, donne, pensioni, orario di lavoro, acqua, ambiente sino ai diritti umani.
Di fronte alla crisi pandemica e ai bisogni primari della gente comune divenuti più urgenti, sembrano finalmente al tramonto le politiche che negli ultimi anni hanno avuto la loro massima espressione nella più feroce repressione, dove le ampie privatizzazioni hanno trovato spazio sostenute dalla maggioranza conservatrice del Paese.
Una svolta anticapitalista che segna un nuovo inizio ed indica una nuova via da percorrere. Un esempio per i paesi confinanti e, ancora una volta dal Sudamerica, arriva in tutto il mondo un concreto esempio per l'elaborazione e la pratica politica della sinistra.
Vale citare infine il pezzo centrale del discorso di Boric Font, ricco di quel buon senso e amore per il suo popolo che nell'occidente capitalista è sempre tacciato di estremismo, semplicemente perché mira a scardinare le maglie dello sfruttamento dei più ricchi e forti sui più deboli.
“Ci sono molte sfide da affrontare. Un'assistenza sanitaria tempestiva che non discrimini tra ricchi e poveri, con uguale accesso, qualità e tempi di risposta. Pensioni dignitose per chi ha lavorato tutta la vita rendendo grande il nostro Cile e non può più aspettare, crescita ed equa distribuzione della ricchezza, che devono andare di pari passo. Il dramma dei senzatetto e l'accesso ai servizi di base che dobbiamo affrontare.
Rafforzare l'istruzione pubblica, garantire i diritti dei lavoratori per costruire un paese con un lavoro decente e migliori salari, creare un sistema nazionale di assistenza che riconosca e valorizzi il lavoro di cura svolto dalle donne, avanzando anche nella corresponsabilità e lasciandosi alle spalle l'eredità patriarcale della nostra società.”
El Pueblo Unido ha oggi vinto con Gabriel Boric Font.