DA MUSSOLINI A MELONI
08-02-2025 11:33 - Carla Corsetti
Trump ha dichiarato di voler creare un “ufficio della fede”, una nuova task force con il compito di colpire ogni forma di anti-cristianità.
Per quanto il quoziente intellettivo non sia un parametro politico rilevante, tuttavia è noto che quello degli statunitensi sia piuttosto basso e simili dichiarazioni sono state accolte con plauso dai suoi sostenitori, in patria e all’estero.
Gli statunitensi ignorano che cosa realmente significhi simile iniziativa, e come sia rilevante nella costruzione nella fase iniziale del nuovo corso autarchico e antidemocratico.
Di certo gli USA hanno iniziato in tempi più recenti a dismettere in modo massiccio le regole democratiche, mentre la Russia parte in vantaggio sul totalitarismo.
Trump è consapevole di non avere negli USA lo stesso potere che Putin ha già consolidato in Russia, ma non intende rinunciare a colmare le differenze.
Già da tempo in Russia le religioni sono sotto un rigido controllo statale, perché nella logica totalitaristica tutti gli spazi della società civile devono essere sotto controllo, e se si parte proprio dagli spazi della spiritualità, si rafforza rapidamente il controllo su tutta la società.
Sia l’ortodossia russa che il protestantesimo evangelico americano si propongono come elementi identitari, entrambi ispirati alla peggiore anacronistica cristianità medioevale, ed entrambi si oppongono alla laicità, descritta come condizione decadente.
Putin e Trump ambiscono entrambi a diventare il simbolo del conservatorismo e del tradizionalismo cristiano mondiale, e mentre Putin ha potuto fare leva sul sentimento religioso del popolo russo, Trump ha fatto leva sul mondo eversivo del suprematismo bianco, sulla corrente theocon della estrema destra che oscilla tra imbecillità e violenza.
In questo scenario c’è chi la qualifica una scelta mistica, e a ben vedere, nei termini deliranti con i quali Trump l’ha proposta, diventa perfettamente compatibile con il suo profilo di persona accusata di stupro, posto che vuole imporre alla società la sua visione di cristianità, proprio come voleva imporre un rapporto sessuale.
In questo scenario non può trascurarsi il ruolo che ha il tradizionalismo cattolico italiano che ha consolidato da tempo immemorabile un nazionalismo identitario al punto da essere la culla del fascismo, da Mussolini a Meloni.
Per quanto il quoziente intellettivo non sia un parametro politico rilevante, tuttavia è noto che quello degli statunitensi sia piuttosto basso e simili dichiarazioni sono state accolte con plauso dai suoi sostenitori, in patria e all’estero.
Gli statunitensi ignorano che cosa realmente significhi simile iniziativa, e come sia rilevante nella costruzione nella fase iniziale del nuovo corso autarchico e antidemocratico.
Di certo gli USA hanno iniziato in tempi più recenti a dismettere in modo massiccio le regole democratiche, mentre la Russia parte in vantaggio sul totalitarismo.
Trump è consapevole di non avere negli USA lo stesso potere che Putin ha già consolidato in Russia, ma non intende rinunciare a colmare le differenze.
Già da tempo in Russia le religioni sono sotto un rigido controllo statale, perché nella logica totalitaristica tutti gli spazi della società civile devono essere sotto controllo, e se si parte proprio dagli spazi della spiritualità, si rafforza rapidamente il controllo su tutta la società.
Sia l’ortodossia russa che il protestantesimo evangelico americano si propongono come elementi identitari, entrambi ispirati alla peggiore anacronistica cristianità medioevale, ed entrambi si oppongono alla laicità, descritta come condizione decadente.
Putin e Trump ambiscono entrambi a diventare il simbolo del conservatorismo e del tradizionalismo cristiano mondiale, e mentre Putin ha potuto fare leva sul sentimento religioso del popolo russo, Trump ha fatto leva sul mondo eversivo del suprematismo bianco, sulla corrente theocon della estrema destra che oscilla tra imbecillità e violenza.
In questo scenario c’è chi la qualifica una scelta mistica, e a ben vedere, nei termini deliranti con i quali Trump l’ha proposta, diventa perfettamente compatibile con il suo profilo di persona accusata di stupro, posto che vuole imporre alla società la sua visione di cristianità, proprio come voleva imporre un rapporto sessuale.
In questo scenario non può trascurarsi il ruolo che ha il tradizionalismo cattolico italiano che ha consolidato da tempo immemorabile un nazionalismo identitario al punto da essere la culla del fascismo, da Mussolini a Meloni.