DE LA' DEL MUR
12-05-2021 09:27 - Giovanna Baracchi
13 maggio 2021, la struttura è lì, luogo fatiscente, da anni ritrovo di chi non sa dove andare, terreno abbandonato dopo esser stato per anni uno dei manicomi più grandi d'Italia poi convertito fino al 1999 in opg.
Mombello a Limbiate rimane il fantasma di chi da lì dentro non è più tornato. Tantissimi gli internati di cui non si seppe più nulla, da quelle celle e stanzoni con soffitti altissimi molti trovarono la morte e forse sollievo dalle pene del sopravvivere. Luoghi terribili dove le violenze, gli elettrochoc, i legacci ai letti erano prassi normali. Più di tremila pazienti transitarono e vissero fra quelle altissime mura, fra cui il figlio illegittimo di Mussolini assieme alla stessa madre Ida Dalser.
Il 13 maggio 1978 è la data che oggi ricordiamo poiché grazie a Franco Basaglia queste terrificanti strutture hanno cessato di esistere. Mura di cinta altissime e lunghe km dividevano la struttura dal resto del mondo, al suo interno celle, corridoi infiniti e capannoni, dove oggi nella piena fatiscenza, dopo anni di abbandono si vedono cartelle cliniche ingiallite e tagliate, suppellettili corrose.
40 mila metri quadrati di abbandono e una storia dimenticata potrebbe essere invece riconvertita a luogo per ricordare che nel 1978 è stato riconosciuto il diritto civile ai malati di psiche, il diritto a cure senza costrizione il ritorno a vivere e stare in una società. La legge 180 è stata la prima legge nel mondo ad abolire i manicomi.
"non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione anche senza la costrizione"
F. Basaglia
Foto di Michela Veneziano