LA GIUSTIZIA CHE NON ESISTE
30-04-2021 19:16 - Giovanna Baracchi
Domani 1 maggio e Portella della Ginestra sempre lì, quel giorno del 1947 non smette mai di esser così attuale, già perché proprio oggi la sentenza dei morti d'amianto al Teatro della Scala ha lo stesso suono del 45 giri che si incantava nel giradischi :assolti i quattro ex dirigenti.
"Il fatto non sussiste", gli imputati per omicidio colposo relativo alla morte di una decina di lavoratori, esposti alla fibra killer compresa la cantante lirica Patelli, sono innocenti, non hanno nessuna colpa se i lavoratori hanno "respirato".
L' indignazione dei parenti delle vittime, di chi era presente, le urla dei comitati non trovano abbastanza voce in questo Paese dove la giustizia ancora una volta non è uguale per tutti soprattutto per chi ha lavorato in condizioni insalubri. Le stragi silenziose dopo Portella continuano, i padroni godono di piene tutele, mai sfiorati dal benché minimo dubbio di poter vincere qualsiasi causa,poiché non vi sono nemmeno leggi adeguate per chi infrange ed approfitta.
Alla vigilia della nota festa del lavoro, questa sentenza risulta ancora più amara nel constatare quanto in questo Paese sia ancora fermo ed il 1947 oggi non appare così differente perché i lavoratori continuano a morire se non di incidenti, di amianto o di covid.
Io sono stata a Portella, ho visto, non restare in silenzio significa continuare a chiedere giustizia perché cambiare si deve e si può.
Zitu e zita cu la manu nni la manu cu li caddi
Zitu e zita chi caminanu e si stricanu lì spaddi.
Ogni asta di bannera era zappa vrazzu e manu
E la terra siminata era furnu pani e granu
I. Buttitta