IMBARBARIMENTO E MEDIOCRITA'

Pierluigi Bersani ha usato espressioni offensive nei confronti di Vannacci.
Ne è seguita una querela e Bersani è stato raggiunto da un decreto penale di condanna.
L’iter penale prevede che ci sia un processo al termine del quale segue una sentenza di assoluzione o di condanna, ma per i reati minori è previsto un iter inverso, in virtù del quale viene emesso prima un decreto penale di condanna e si offre all’imputato la possibilità di opporsi; se entro un certo termine il decreto non viene opposto, diventa condanna definitiva.
Se invece viene opposto si apre un processo all’interno del quale le parti potranno far valere le proprie ragioni.
Bersani ha opposto il decreto penale perché vuole che su questa vicenda si apra un dibattimento all’interno del quale vuole portare le gravi e infamanti espressioni usate da Vannacci contro le donne, contro le persone non binarie e, cosa non trascurabile, contro la Costituzione.
Occorre riconoscere a Bersani che la sua strategia ha una logica condivisibile e ogni persona autenticamente democratica dovrebbe auspicare che la futura sentenza renda giustizia a tutte le persone che hanno dovuto subire le conseguenze della volgarità espressa da Vannacci.
Ma il punto è ancora più grave.
Vannacci è il sottoprodotto di una sub-cultura patriarcale, miserabile e stantia, che non è mai stata contrastata unanimemente da tutti, al contrario ha sempre trovato spazi di affermazione trasversali in tutte le formazioni politiche.
Nel momento in cui le formazioni politiche più retrograde e patriarcali hanno preso il potere, personaggi come Vannacci hanno trovato un palcoscenico sul quale esibire la povertà culturale della quale sono portatori sani.
Questa Nazione ha una classe dirigente di tale mediocrità che invertire la rotta appare un miraggio.
Ci avviciniamo sempre di più al modello statunitense che offre da anni uno spettacolo indecente, con una dialettica politica oscena.
Bersani ora vuole riportare su un piano di correttezza e di civiltà la dialettica politica così vituperata da una parte politica che Vannacci incarna, e questo tentativo sarà fatto nelle aule giudiziarie e non nelle aule parlamentari o comunque nelle sedi politiche.
Un vecchio proverbio così recita: chi semina vento raccoglie tempesta.
Chi ha seminato vento è stato il PD con i suoi satelliti e, ad onor del vero, Bersani durante la semina non era spettatore neutrale.