OLAF PALME
30-09-2023 08:28 - Redazione DA
Il 28 febbraio 1986 a Stoccolma veniva assassinato Olaf Palme, allora Capo del Governo svedese.
Era andato al cinema con la moglie, senza scorta, nello stile sobrio tipico della generazione socialista nordeuropea di quel tempo.
Fu ammazzato con due colpi di pistola, sul marciapiede dove oggi c’è una semplice mattonella che lo ricorda.
Palme dedicò la sua vita a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori svedesi e si batteva per associare i lavoratori alla gestione delle imprese e alla distribuzione equa dei profitti. Ha ideato la più grande innovazione politica e istituzionale di democrazia economica, che ha ispirato le elaborazioni dei grandi sindacati europei, dall’ IG Metal alla CGIL di Trentin.
Si è impegnato sui grandi temi della pace e della relazione tra Nord e Sud del mondo nel segno di una moderna cooperazione internazionale. In questo fu particolarmente vicino alla visione di Brandt e del suo famoso “Rapporto Nord e Sud del Mondo”.
Quando fu assassinato era stato da poco incaricato dalle Nazioni Unite di favorire la pace nella guerra tra Iran e Iraq, intavolando una trattativa tra le parti.
Era impegnato con tutte le sue forze contro il traffico delle armi che vedeva ( e vede tuttora) i più grandi Stati del mondo vendere armamenti e tecnologie militari di tutti i tipi ai paesi poveri provocando guerre sanguinose con milioni di vittime soprattutto nelle popolazioni civili.
La sua visione di una sinistra del lavoro, del Welfare State, della democrazia economica, dei diritti sociali e civili intrecciati, della pace e della cooperazione internazionale, ha sempre affascinato.
Non si conosce ancora la verità su quella morte, ma con molta probabilità nella notte del 28 febbraio 1986 festeggiarono le forze oscure che manovravano in quegli anni gli equilibri politici internazionali e lucravano sulle guerre e sui conflitti, mentre la guerra fredda volgeva al termine con la elezione a segretario del PCUS di M. Gorbacev, avvenuta un anno prima.
Era andato al cinema con la moglie, senza scorta, nello stile sobrio tipico della generazione socialista nordeuropea di quel tempo.
Fu ammazzato con due colpi di pistola, sul marciapiede dove oggi c’è una semplice mattonella che lo ricorda.
Palme dedicò la sua vita a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori svedesi e si batteva per associare i lavoratori alla gestione delle imprese e alla distribuzione equa dei profitti. Ha ideato la più grande innovazione politica e istituzionale di democrazia economica, che ha ispirato le elaborazioni dei grandi sindacati europei, dall’ IG Metal alla CGIL di Trentin.
Si è impegnato sui grandi temi della pace e della relazione tra Nord e Sud del mondo nel segno di una moderna cooperazione internazionale. In questo fu particolarmente vicino alla visione di Brandt e del suo famoso “Rapporto Nord e Sud del Mondo”.
Quando fu assassinato era stato da poco incaricato dalle Nazioni Unite di favorire la pace nella guerra tra Iran e Iraq, intavolando una trattativa tra le parti.
Era impegnato con tutte le sue forze contro il traffico delle armi che vedeva ( e vede tuttora) i più grandi Stati del mondo vendere armamenti e tecnologie militari di tutti i tipi ai paesi poveri provocando guerre sanguinose con milioni di vittime soprattutto nelle popolazioni civili.
La sua visione di una sinistra del lavoro, del Welfare State, della democrazia economica, dei diritti sociali e civili intrecciati, della pace e della cooperazione internazionale, ha sempre affascinato.
Non si conosce ancora la verità su quella morte, ma con molta probabilità nella notte del 28 febbraio 1986 festeggiarono le forze oscure che manovravano in quegli anni gli equilibri politici internazionali e lucravano sulle guerre e sui conflitti, mentre la guerra fredda volgeva al termine con la elezione a segretario del PCUS di M. Gorbacev, avvenuta un anno prima.
Di li a poco sarebbero crollati l’URSS e tutti gli Stati del Patto di Varsavia, rivoluzionando gli assetti geopolitici europei dopo la seconda guerra mondiale e la sconfitta del nazifascismo.
Si parlava di Palme segretario generale delle Nazioni Unite: uno statista socialista e pacifista alla guida dell’ONU faceva paura a quelle forze oscure e forse anche per questo lo hanno ammazzato per continuare i loro traffici e le loro guerre tra i poveri.
Chi lo ha conosciuto e stimato non lo ha dimenticato nonostante siano passati quasi quarant'anni da quel crimine.
Si parlava di Palme segretario generale delle Nazioni Unite: uno statista socialista e pacifista alla guida dell’ONU faceva paura a quelle forze oscure e forse anche per questo lo hanno ammazzato per continuare i loro traffici e le loro guerre tra i poveri.
Chi lo ha conosciuto e stimato non lo ha dimenticato nonostante siano passati quasi quarant'anni da quel crimine.