TRECENTOTRENTAMILA
06-10-2023 14:57 - Redazione DA
330.000 (trecentotrentamila) vittime, rapportate al numero del clero francese, una delle popolazioni più atee d'Europa, dà una percentuale del 15% di predatori sessuali clericali.
Nel clero italiano la percentuale di predatori sessuali clericali, ricavata solamente dalle stime giudiziarie, che sono una inezia rispetto alla totalità, è del 5%.
In realtà i predatori sessuali clericali, grazie alla immunità che gli consente il Concordato, sono molti di più e la stima dovrebbe essere del 20% dunque ogni 10 preti, almeno due sono già predatori sessuali, gli altri 8 sono candidati ad esserlo e nell'attesa, danno totale copertura a chi lo è.
Stuprare i minori è una pratica antica per mantenere sotto scacco gli adulti.
Lo stupro è un'arma di sottomissione, e se esercitata per secoli sui minori, rende le popolazioni succubi, senza che ne abbiano nemmeno coscienza.
Gli italiani sono succubi del clero, e la deferenza riguarda anche chi non è stato stuprato.
C'è sempre chi è pronto a difendere il prete che conosce, quello che gli ha celebrato il matrimonio, quello che fa tanto per i poveri, quello che è stato ucciso dalla mafia, in una totale incapacità di distinguere il piano individuale e personale (anche quello discutibile, ma su altri contesti) rispetto al piano sociale e di esercizio del potere.
È la conseguenza del sapere inconscio collettivo.
La religione insegnata a scuola, fin dall'infanzia, serve a questo.
Democrazia Atea è anche il partito nel quale gli aderenti hanno il livello di coscienza e consapevolezza che li pone in seria distanza dalla deferenza.
L'anticlericalismo ne è la risultante più ovvia, che ogni demoateo rivendica individualmente come obbligo morale.
Nel clero italiano la percentuale di predatori sessuali clericali, ricavata solamente dalle stime giudiziarie, che sono una inezia rispetto alla totalità, è del 5%.
In realtà i predatori sessuali clericali, grazie alla immunità che gli consente il Concordato, sono molti di più e la stima dovrebbe essere del 20% dunque ogni 10 preti, almeno due sono già predatori sessuali, gli altri 8 sono candidati ad esserlo e nell'attesa, danno totale copertura a chi lo è.
Stuprare i minori è una pratica antica per mantenere sotto scacco gli adulti.
Lo stupro è un'arma di sottomissione, e se esercitata per secoli sui minori, rende le popolazioni succubi, senza che ne abbiano nemmeno coscienza.
Gli italiani sono succubi del clero, e la deferenza riguarda anche chi non è stato stuprato.
C'è sempre chi è pronto a difendere il prete che conosce, quello che gli ha celebrato il matrimonio, quello che fa tanto per i poveri, quello che è stato ucciso dalla mafia, in una totale incapacità di distinguere il piano individuale e personale (anche quello discutibile, ma su altri contesti) rispetto al piano sociale e di esercizio del potere.
È la conseguenza del sapere inconscio collettivo.
La religione insegnata a scuola, fin dall'infanzia, serve a questo.
Democrazia Atea è anche il partito nel quale gli aderenti hanno il livello di coscienza e consapevolezza che li pone in seria distanza dalla deferenza.
L'anticlericalismo ne è la risultante più ovvia, che ogni demoateo rivendica individualmente come obbligo morale.