SOTTOMESSA
07-04-2021 21:07 - Carla Corsetti
On.le Presidentessa Ursula von der Leyen, in che modo pensa di dare voce al rispetto contro il maschilismo islamico quando Lei, in nome del profitto, ha accettato che non Le fosse riservata nemmeno la sedia?
Come pensa di essere credibile quando ha accettato che un capo di Stato che ha istituzionalizzato l'oppressione di genere, non ha consentito che Lei potesse sedersi insieme con gli uomini?
Lo sa che Lei è stata tenuta lontana dagli uomini perché per l'islam Lei è un essere inferiore?
Questa constatazione non avrebbe meritato una protesta ufficiale?
Perché non ha preteso di sedersi al posto di Charles Michel?
E perché Michel non le ha ceduto il suo posto ed ha permesso anche lui che Lei rimanesse in piedi, assecondando l'inciviltà di Erdogan?
Vede cara Presidentessa, non è una semplice e banale questione di protocollo o di cerimoniale, ma è la legittimazione di una subordinazione discriminatoria che si è spinta fino a Lei, figuriamoci come quel dittatore riuscirà declinarla ora contro donne che non hanno nessuna tutela, visto che è riuscito a organizzarla anche contro di Lei.
Non banalizzi la negazione di una sedia come una mera pecca del cerimoniale, non offenda l'intelligenza di milioni di donne e di uomini, che invece di quel gesto hanno colto l'essenza.
Si chiama fascismo islamico, e l'obiettivo è l'oppressione delle donne.
Se lo scriva se dovesse ricapitare di nuovo, così quando discuterete di nuovo di Siria, di migranti, di cooperazione, abbia a mente che a Lei è stata negata una sedia, e ora provi ad immaginare con la sharia cosa normalmente accade alle donne che non hanno nè il suo ruolo nè il suo potere.
Ci pensi, e mandi in regalo a Erdogan una bella sedia, dove sedersi per rileggere con calma la Convenzione di Istanbul.
E non sarebbe male che la rileggesse anche Lei.
Capirebbe di più cosa ha simboleggiato per tutti quel gesto che lei ha accettato.