Più superba che pria
12-08-2019 18:55 - Carla Corsetti
Gli italiani si sono addormentati con i cani e si sveglieranno con le pulci.
Legaioli e grillini hanno votato una riforma costituzionale per la riduzione dei parlamentari che per essere approvata in via definitiva ha bisogno di un’ultima votazione a settembre.
Di certo a chi ha sostenuto questa infame alleanza governativa, la motivazione che gli hanno dato a bere, ovvero la riduzione dei costi, è sembrata credibile.
Come ogni soluzione falsa, propinata da questi populisti, è stata prospettata con la connotazione della soluzione unica e irrinunciabile per porre fine a tutti gli sprechi.
E’ evidente che sia una balla colossale, come è evidente che gli italiani, incattiviti e impoveriti, proveranno una grande soddisfazione se vedranno l’eliminazione di figure istituzionali che la narrazione corrente gli ha fatto percepire come inutili, perché hanno da tempo sostituito l’analisi politica con la frustrazione vendicativa, e continuano ad avvelenare i pozzi dai quali attingono acqua.
A ben vedere, se si guardano i parlamentari grillini e legaioli, senza trascurare i piddini, umanamente dovremmo avere comprensione della percezione diffusa della loro inutilità o della loro dabbenaggine.
Tuttavia, per quanto la popolazione abbia eletto in queste ultime tornate elettorali, il peggio della nazione, non c’è motivazione sufficiente che giustifichi questa ennesima deforma costituzionale di stampo piduista.
La riduzione dei parlamentari era una delle indicazioni del piano di destabilizzazione della Repubblica italiana predisposto da Licio Gelli e conosciuto come Rinascita Democratica.
Questa pessima riforma non può essere disgiunta dalla legge elettorale attuale e dunque la riduzione dei parlamentari darebbe ad un solo partito la maggioranza, anche senza premio, ma ciò che è più grave è che la soglia di sbarramento alla Camera diventerebbe del 5% mentre al Senato del 10%.
La conseguenza sarà la impossibilità definitiva per qualunque formazione politica diversa da quelle che sono oggi in Parlamento, di poter ambire ad essere rappresentata, e già questo determina la fine della democrazia.
Questa riforma stronca la possibilità che in futuro nuovi attori politici possano entrare in scena, e cristallizza quelli attuali.
Il trionfo del conservatorismo.
Dietro questa riforma, manco a dirlo, ci sono attori finanziari anche internazionali, che attendono ormai da troppo tempo una torsione autoritaria, perché la democrazia parlamentare è di ostacolo all’ordoliberismo, cui servono pochi parlamentari con funzione di ratifica e soprattutto non-pensanti, proprio come i grillini, i quali sono stati indotti finanche a credere che erano migliori degli altri perché glielo ha detto un comico fallito.
Non che il resto del Parlamento possa contare su soggetti migliori, e per quanto i piddini e i legaioli siano oggettivamente più politicizzati, non sfugge a nessuno la loro malefica pericolosità, perchè rispondono agli stessi padroni.
I legaioli e i grillini, comunque, hanno realizzato la metà dei sogni di Renzi.
Ora i grillini completeranno l’opera con i piddini i quali arriveranno a sostenere un governo da alleati pur di approvare proprio questa riforma, e a Renzi non parrà vero di mettere la firma in calce ad una legge costituzionale dopo che la sua era stata sonoramente bocciata.
Renzi si gusterà la sua vendetta contro l’Italia e lo farà votando una riforma voluta dai suoi antagonisti, che ricalca solo in parte la sua.
Nessun grillino, in questa narrazione falsata, dirà che il vero costo dello Stato risiede nella inefficienza e nello spreco della macchina amministrativa, che costa 900 miliardi, ma dirà che con questa riforma si risparmieranno una manciata di milioni.
Per fare un paragone, con il taglio dei parlamentari, lo Stato risparmierà come chi, avendo uno stipendio di € 1.500,00 al mese rinuncerà ad un caffè al bar in un triennio.
Ma i boccaloni del risparmio non vedono l’ora di essere limitati nella rappresentanza democratica, e lodano chi sta bruciando la città….
Come diceva un abile Petrolini interpretando Nerone accusato dell'incendio “Così ricompensate i sacrifici fatti per voi? Ritiratevi, dimostratevi uomini e domani Roma rinascerà più bella e più superba che pria...”.